il cambio di una moto
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il cambio di una moto
Com'è fatto e come funziona il cambio
Premettiamo che il cambio delle moto è molto diverso da quello delle
auto. Le
moto hanno un cambio sequenziale, cioè aumentiamo o diminuiamo la marcia
una per
volta, mentre con l'auto possiamo anche ad esempio passare dalla quinta
alla
terza senza innestare la quarta.
La seguente figura mostra i due alberi del cambio (A e B), i vari
ingranaggi (C)
e le forcelle per l'innesto (D):
Il cambio motociclistico è costituito da:
Su ogni albero sono montati i vari ingranaggi (particolare C in
figura) ma questi non sono solidali
all'albero, bensì si muovono al comando del pedale su guide e cave
ricavate sull'albero e sull'ingranaggio.
Gli ingranaggi sono sempre in presa, cioè anche quando siamo in
folle gli
ingranaggi dell'albero primario e secondario sono accoppiati fra loro ma
girano
a vuoto sui rispettivi alberi perché non sono innestati.
Quando cambiamo marcia, il pedale del cambio comanda un selettore
che
ruota di un certo numero di gradi in senso orario o antiorario a seconda
(ci
sono delle posizioni di stop fisse ottenute attraverso sferette e
molle). Il
selettore presenta delle scanalature opportunamente sagomate all'interno
delle
quali scorrono le forcelle (particolare D in figura). Una
forcella
abbraccia un ingranaggio del cambio e permette quindi di spostarlo
lateralmente
rispetto all'albero di un valore predeterminato. Questo spostamento
laterale
dell'ingranaggio sul proprio albero innesta l'una o l'altra marcia
innestando
l'uno o l'altro ingranaggio.
Quando tiriamo la leva (cioè stacchiamo) la frizione, succede che
separiamo il cambio dal motore, quindi sull'albero primario del cambio
non
agisce più la coppia del motore (che può essere in entrambi i sensi a
seconda se
stiamo accelerando o decelerando per mezzo del freno motore); in questo
istante
quindi gli ingranaggi possono scorrere sulle guide senza fatica e
soprattutto
durante l'innesto si evita un'usura anomala.
Una nota: fra una marcia e l'altra esiste sempre una posizione che
possiamo
definire una specie di folle, anche se non riusciamo a trovarla perché
il
selettore è stato appositamente realizzato per non darci la possibilità
di
fermarlo nella posizione di folle che non sia quella fra la prima e la
seconda
marcia, questo perché se così non fosse ci capiterebbe spesso di
"sfollare" fra
una marcia e l'altra con notevoli rischi per la sicurezza (si pensi ad
esempio
ad una sfollata in scalata all'entrata in curva guidando un po'
sportivamente...).
Cambiare senza frizione
Questo tipo di cambiata interviene soprattutto nelle competizioni, per
risparmiare tempo, ma c'è anche chi lo fa abitualmente ad esempio quando
"tira"
oppure con la moto da cross: nel cross interviene anche il fattore
stanchezza,
cioè a fine manche gli avambracci del pilota potrebbero non avere
abbastanza
forza per tirare
ancora la leva della frizione. La cambiata senza frizione si effettua
mollando
un po' l'acceleratore e spingendo la leva del cambio nel verso
desiderato.
Vediamo però cosa succede: se ad esempio stiamo accelerando e inseriamo
la
marcia successiva senza usare la frizione, nel momento (anche se breve)
durante
il quale il cambio si trova in folle il motore potrebbe:
discorso opposto in caso di scalata. Se invece usiamo la frizione,
ovviamente
non facciamo prendere colpi agli ingranaggi che innestano perché al
momento
dell'innesto l'albero primario si adegua al regime di rotazione imposto.
I dispositivi elettronici usati nelle competizioni
Nelle competizioni, dove è importante risparmiare il centesimo di
secondo e non
interessa l'affidabilità se non per il tempo di durata della gara, (cioè
al
massimo qualche ora), si usa cambiare senza frizione e senza togliere
gas.
Allo scopo, esistono appositi dispositivi elettronici che vengono
montati sulla
leva del cambio che tolgono corrente all'accensione per circa 3
centesimi di
secondo quando il pilota sposta la leva, in questo modo si evita
l'inconveniente
di cui al punto 1 anche se l'usura del cambio ne risentirà ugualmente.
Le conseguenze del NON usare la frizione
Abbiamo detto che cambiare senza frizione, nel lungo periodo comporta
l'usura
degli innesti degli ingranaggi e potrebbe quindi capitare di sfollare
spesso,
oppure il "rimbalzo" dell'ingranaggio che farà appunto rimbalzare da una
marcia
all'altra e l'effetto durante la marcia sarebbe lo stesso di avere un
cerchio quadrato.
Conclusioni
Abituiamoci ad usare sempre la frizione perché anche se ci potrebbe
sembrare che
il cambio non ne risenta, alla lunga i nodi verranno al pettine,
pregiudicando
il portafoglio ma soprattutto la sicurezza dato che i malfunzionamenti
del
cambio si evidenziano maggiormente nel caso di guida sportiva, cioè
proprio
quando siamo al limite.
dal sito:motoclub-tingavert
Premettiamo che il cambio delle moto è molto diverso da quello delle
auto. Le
moto hanno un cambio sequenziale, cioè aumentiamo o diminuiamo la marcia
una per
volta, mentre con l'auto possiamo anche ad esempio passare dalla quinta
alla
terza senza innestare la quarta.
La seguente figura mostra i due alberi del cambio (A e B), i vari
ingranaggi (C)
e le forcelle per l'innesto (D):
Il cambio motociclistico è costituito da:
- albero primario (particolare A in figura) sul quale è
montata la frizione, che viene fatto
girare dall'albero motore; - albero secondario (particolare B in figura) sul quale è
montato il pignone, che viene fatto
girare dall'albero primario.
Su ogni albero sono montati i vari ingranaggi (particolare C in
figura) ma questi non sono solidali
all'albero, bensì si muovono al comando del pedale su guide e cave
ricavate sull'albero e sull'ingranaggio.
Gli ingranaggi sono sempre in presa, cioè anche quando siamo in
folle gli
ingranaggi dell'albero primario e secondario sono accoppiati fra loro ma
girano
a vuoto sui rispettivi alberi perché non sono innestati.
Quando cambiamo marcia, il pedale del cambio comanda un selettore
che
ruota di un certo numero di gradi in senso orario o antiorario a seconda
(ci
sono delle posizioni di stop fisse ottenute attraverso sferette e
molle). Il
selettore presenta delle scanalature opportunamente sagomate all'interno
delle
quali scorrono le forcelle (particolare D in figura). Una
forcella
abbraccia un ingranaggio del cambio e permette quindi di spostarlo
lateralmente
rispetto all'albero di un valore predeterminato. Questo spostamento
laterale
dell'ingranaggio sul proprio albero innesta l'una o l'altra marcia
innestando
l'uno o l'altro ingranaggio.
Quando tiriamo la leva (cioè stacchiamo) la frizione, succede che
separiamo il cambio dal motore, quindi sull'albero primario del cambio
non
agisce più la coppia del motore (che può essere in entrambi i sensi a
seconda se
stiamo accelerando o decelerando per mezzo del freno motore); in questo
istante
quindi gli ingranaggi possono scorrere sulle guide senza fatica e
soprattutto
durante l'innesto si evita un'usura anomala.
Una nota: fra una marcia e l'altra esiste sempre una posizione che
possiamo
definire una specie di folle, anche se non riusciamo a trovarla perché
il
selettore è stato appositamente realizzato per non darci la possibilità
di
fermarlo nella posizione di folle che non sia quella fra la prima e la
seconda
marcia, questo perché se così non fosse ci capiterebbe spesso di
"sfollare" fra
una marcia e l'altra con notevoli rischi per la sicurezza (si pensi ad
esempio
ad una sfollata in scalata all'entrata in curva guidando un po'
sportivamente...).
Cambiare senza frizione
Questo tipo di cambiata interviene soprattutto nelle competizioni, per
risparmiare tempo, ma c'è anche chi lo fa abitualmente ad esempio quando
"tira"
oppure con la moto da cross: nel cross interviene anche il fattore
stanchezza,
cioè a fine manche gli avambracci del pilota potrebbero non avere
abbastanza
forza per tirare
ancora la leva della frizione. La cambiata senza frizione si effettua
mollando
un po' l'acceleratore e spingendo la leva del cambio nel verso
desiderato.
Vediamo però cosa succede: se ad esempio stiamo accelerando e inseriamo
la
marcia successiva senza usare la frizione, nel momento (anche se breve)
durante
il quale il cambio si trova in folle il motore potrebbe:
- aumentare un poco di giri e fare prendere un colpo all'ingranaggio
quando
innesta; - rimanere allo stesso numero di giri e anche in questo caso farebbe
prendere un colpo all'ingranaggio durante l'innesto in quanto come
sappiamo
con una marcia più lunga il motore, quindi anche l'albero primario,
deve
calare un po' di giri; - calare di giri (se rilasciamo l'acceleratore), scendendo al di
sotto dei
giri dell'albero secondario, provocando sempre un colpo all'innesto;
discorso opposto in caso di scalata. Se invece usiamo la frizione,
ovviamente
non facciamo prendere colpi agli ingranaggi che innestano perché al
momento
dell'innesto l'albero primario si adegua al regime di rotazione imposto.
I dispositivi elettronici usati nelle competizioni
Nelle competizioni, dove è importante risparmiare il centesimo di
secondo e non
interessa l'affidabilità se non per il tempo di durata della gara, (cioè
al
massimo qualche ora), si usa cambiare senza frizione e senza togliere
gas.
Allo scopo, esistono appositi dispositivi elettronici che vengono
montati sulla
leva del cambio che tolgono corrente all'accensione per circa 3
centesimi di
secondo quando il pilota sposta la leva, in questo modo si evita
l'inconveniente
di cui al punto 1 anche se l'usura del cambio ne risentirà ugualmente.
Le conseguenze del NON usare la frizione
Abbiamo detto che cambiare senza frizione, nel lungo periodo comporta
l'usura
degli innesti degli ingranaggi e potrebbe quindi capitare di sfollare
spesso,
oppure il "rimbalzo" dell'ingranaggio che farà appunto rimbalzare da una
marcia
all'altra e l'effetto durante la marcia sarebbe lo stesso di avere un
cerchio quadrato.
Conclusioni
Abituiamoci ad usare sempre la frizione perché anche se ci potrebbe
sembrare che
il cambio non ne risenta, alla lunga i nodi verranno al pettine,
pregiudicando
il portafoglio ma soprattutto la sicurezza dato che i malfunzionamenti
del
cambio si evidenziano maggiormente nel caso di guida sportiva, cioè
proprio
quando siamo al limite.
dal sito:motoclub-tingavert
Ultima modifica di Capitan Kurzillo il Lun 22 Mar - 10:43:17 - modificato 4 volte.
Capitan Kurzillo- ASSISTENTE AMMINISTRATORE
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Re: il cambio di una moto
Io mi ricordo che un certo personaggio scrisse in passato della cambiata senza frizione con tanto di sorriso ed entusiasmo alla merce'di tutti e lo smentii dicendoli proprio quello scritto su'.
Con le moto sportive l'ho fatto qualche volta ma sulle riduzioni,lo puoi fare anche nell'innesto ma se non senti i giri del motore e sai quando farlo spacchi tutto e comunque le conseguenze sono che mentre cammini e prendi una buca ti ritrovi in folle senz aver fatto niente.
Bravo il capitano del"COPIA E INCOLLA"
Enzo
Con le moto sportive l'ho fatto qualche volta ma sulle riduzioni,lo puoi fare anche nell'innesto ma se non senti i giri del motore e sai quando farlo spacchi tutto e comunque le conseguenze sono che mentre cammini e prendi una buca ti ritrovi in folle senz aver fatto niente.
Bravo il capitano del"COPIA E INCOLLA"
Enzo
Re: il cambio di una moto
Enzino ha scritto:Io mi ricordo che un certo personaggio scrisse in passato della cambiata senza frizione con tanto di sorriso ed entusiasmo alla merce'di tutti e lo smentii dicendoli proprio quello scritto su'.
Con le moto sportive l'ho fatto qualche volta ma sulle riduzioni,lo puoi fare anche nell'innesto ma se non senti i giri del motore e sai quando farlo spacchi tutto e comunque le conseguenze sono che mentre cammini e prendi una buca ti ritrovi in folle senz aver fatto niente.
Bravo il capitano del"COPIA E INCOLLA"
Enzo
non c'è provà
Capitan Kurzillo- ASSISTENTE AMMINISTRATORE
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Età : 68
Località : casale monferrato
Caratteristiche delle moto dei Membri
Moto:
Re: il cambio di una moto
Enzino ha scritto:
Bravo il capitano del"COPIA E INCOLLA"
Enzo
ahahahahahahahah
domanda al Capitano : ma quel cambio dell'immagine ha o non ha i sincronizzatori ??
non li ha bisogno ??
guidopiano- MOTOTURISTA NOVELLO
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Età : 60
Località : Alessandria
Re: il cambio di una moto
Ok,il capitano fa'copia e incolla,è questo lo sappiamo tutti compreso lui che lo scrive sempre,eppure noi lo ammiriamo perche'ci arricchisce ogni giorno con i suoi postati,e per uno che è seduto tutto il giorno a guidare un pulman credo che ci sia da togliere tanto di cappello!!!!
Ma tu'che fai il MECCANICO come lavoro, e parlare di pistoni e bielle e il tuo pane,QUANDO scriverai qualche cosa di importante per portare cultura motoristica su questo forum???
Te la sei proprio cercata
Enzo
Ma tu'che fai il MECCANICO come lavoro, e parlare di pistoni e bielle e il tuo pane,QUANDO scriverai qualche cosa di importante per portare cultura motoristica su questo forum???
Te la sei proprio cercata
Enzo
Re: il cambio di una moto
ti stupirò e forse ti deluderò ...........io ragiono così ...sta attento
la moto quando va bene , meno la tocchi e meno smetterà di andare bene !!
e ho detto tutto
e poi potrei rispondere ad argomenti precisi , a domanda = probabile risposta
ahahahahaha logicamente con compenso
la moto quando va bene , meno la tocchi e meno smetterà di andare bene !!
e ho detto tutto
e poi potrei rispondere ad argomenti precisi , a domanda = probabile risposta
ahahahahaha logicamente con compenso
guidopiano- MOTOTURISTA NOVELLO
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